Più prodotti lattiero caseari, meno sindrome metabolica, meno ipertensione e meno diabete. E girovita più snello.
La conferma da un maxi-studio condotto in 21 paesi
Un ampio studio epidemiologico, condotto su oltre 147.000 adulti in tutto il mondo, evidenzia un minore rischio di “malattie del benessere” in chi ha maggiori consumi di latte, yogurt, burro e formaggi.
Lo studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology), appena pubblicato su British Medical Journal, ha correlato un più alto consumo di latte e latticini interi a un minor rischio di sindrome metabolica, ipertensione e diabete di tipo 2 (ma anche di grasso addominale).
La ricerca ha coinvolto per una media di 9 anni ben 147.812 adulti, dai 35 ai 70 anni, di 21 Paesi in 5 continenti, garantendo con la sua ampia base statistica risultati globali e confermando, anche per i consumatori orientali, quanto era già emerso da numerosi studi di coorte condotti sui consumatori europei e nordamericani.
Un maggior consumo di prodotti lattiero-caseari (latte, yogurt, burro e formaggi) e in particolare di latticini interi è associato a una minore pressione sanguigna, a livelli più bassi di trigliceridi e glucosio nel sangue, minori rischi di sindrome metabolica.
I risultati sono analoghi a quelli riscontrati in chi seguiva una dieta formulata espressamente per tenere sotto controllo i valori della pressione arteriosa.
Gli autori dello studio PURE affermano che l'aumento del consumo di prodotti lattiero caseari può rappresentare un approccio fattibile e a basso costo per ridurre la presenza di malattie cardiovascolari in tutto il mondo: sindrome metabolica, ipertensione, diabete.
Il sito web dedicato allo studio: http://www.phri.ca/pure/
Fonte: ASSOLATTE